Commento al Vangelo della VII Domenica del Tempo Ordinario
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Gesù riprende la legge degli antichi e propone miglioramenti invitando a non rispondere con l'ira, senza alimentare la rabbia ma offrendo una risposta che sia talmente disarmante per cui prevalgano le ragioni sulle modalità. La legge degli antichi era stata fortemente abusata poiché molti avevano approfittato di quella vendetta garantita per risolvere a proprio vantaggio le offese ricevute. La novità di Gesù va anche oltre, nel proporre il perdono nonostante tutto arrivando a perdonare chi ti offende capovolgendo completamente la legge antica. Il merito non sta nell'amare chi ti fa del bene ma nel provare a trovare il bene in chi ti offende. Come Dio ama in maniera incondizionata seguendo una logica che a noi appare illogica poiché basata sulla gratuità dell'amore, l'invito è quello di favorire un amore che seppur ci appare scomodo e sconveniente, rispetta il nuovo insegnamento proposto da Gesù.
Giulia Mattera - Gruppo Preghiera
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Gesù riprende la legge degli antichi e propone miglioramenti invitando a non rispondere con l'ira, senza alimentare la rabbia ma offrendo una risposta che sia talmente disarmante per cui prevalgano le ragioni sulle modalità. La legge degli antichi era stata fortemente abusata poiché molti avevano approfittato di quella vendetta garantita per risolvere a proprio vantaggio le offese ricevute. La novità di Gesù va anche oltre, nel proporre il perdono nonostante tutto arrivando a perdonare chi ti offende capovolgendo completamente la legge antica. Il merito non sta nell'amare chi ti fa del bene ma nel provare a trovare il bene in chi ti offende. Come Dio ama in maniera incondizionata seguendo una logica che a noi appare illogica poiché basata sulla gratuità dell'amore, l'invito è quello di favorire un amore che seppur ci appare scomodo e sconveniente, rispetta il nuovo insegnamento proposto da Gesù.
Giulia Mattera - Gruppo Preghiera
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