Commento al Vangelo della IV domenica di Pasqua

 Gv 10,27-30

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

 

L'amore di Gesú è un amore gratuito, che non richiede risposta e che, talvolta, si trasforma in sacrificio. Come si comprende dalla frase "e nessuno le strapperà dalla mia mano" questo amore è certo: nel gregge di un Pastore amorevole ci si sente al sicuro più che mai. Egli conosce le sue pecore poiché le ha create e le guida con saggezza, per cui loro lo seguono con estrema fiducia; mettono il loro cammino nelle sue mani perché sanno che il suo obiettivo è la loro felicità e che il Pastore è capace di dare la vita per loro. Si capisce che colui che dona la sua vita per gli altri, li ama, appunto, più della sua vita stessa. Ricordiamoci sempre che quando c'è il Signore ad accompagnarci, l'unica cosa che dobbiamo temere è l'allontanarci da Lui e dal suo gregge.

Cristina Simeone


 

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