Commento al Vangelo della I Domenica di Quaresima

"Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo». 
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
affinché essi ti custodiscano;
e anche:
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato."
Essi ti porteranno sulle loro mani

In questa prima domenica di quaresima contempliamo Gesù tentato dal diavolo nel deserto, dove si ritirò per quaranta giorni. Il deserto è il luogo dell'incontro con Dio, ma anche della tentazione: qui infatti, al termine del suo digiuno, Gesù venne tentato tre volte dal demonio. In realtà non sono delle vere e proprie tentazioni poichè il diavolo non voleva tanto fargli compiere del male ma trarre vantaggio dalle sue capacità. Egli, infatti, non mette in dubbio che Gesù sia il figlio di Dio introducendo due delle tentazioni con l'espressione "Se tu sei figlio di Dio...".
La prima tentazione riguarda proprio la sensazione di fame che Gesù sente alla fine dei quaranta giorni di digiuno. Il diavolo mette alla prova Gesù chiedendogli di trasformare una pietra in pane, di usare quindi il suo "potere" per trarne un vantaggio personale. Ma Gesù risponde citando dal Deuteronomio la frase: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio". Con queste parole Gesù vuole dimostrare a Satana che, pur essendo onnipotente, e potendo quindi compiere quel gesto, non ha bisogno di beni materiali per vivere ma solo della parola del Padre.
A questo punto il diavolo conduce Gesù in alto, gli mostra in un istante tutti i regni della terra promettendogliene il possesso solo se si fosse prostrato ai suoi piedi. Anche in questo caso Gesù rifiuta il potere perché sa che qualsiasi tipo di potere viene dal diavolo e che Dio è l'unico davanti a cui inginocchiarsi, infatti egli dice: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto".
Infine il demonio conduce il figlio di Dio sul punto più alto di Gerusalemme e lo spinge a gettarsi giù di lì giustificandosi con ciò che dicono le Scritture: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscono" e anche "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra". Gesù respinge definitivamente il diavolo affermando di non mettere alla prova il Signore. Dopo queste parole si allontanò "fino al momento fissato", ossia la passione di Cristo, durante la quale il diavolo agirà attraverso diversi personaggi, primi tra tutti i soldati romani.
La tentazione, insomma, è fondamentalmente una: regnare senza il Padre. Essa nasce dal desiderio d'onnipotenza e di non voler dipendere da nessuno. Gesù non cede a queste tentazioni, e ogni volta risponde riaffermando il suo desiderio di regnare non da solo ma in comunione con il Padre.

Cristiana Iannicelli - Gruppo preghiera

Commenti

  1. Solo con la forza che ci viene dalla preghiera, dall'ascolto della parola e dall'affidamento al Signore possiamo combattere le tentazioni di ogni giorno. Grazie Cristiana ❤️

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