Commento al Vangelo della V Domenica di Pasqua

"Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri»."



Nel vangelo di oggi Gesù annuncia ai discepoli che presto raggiungerà il Padre e sarà quindi glorificato; attraverso la sua glorificazione Dio stesso si glorifica rivelando di essere Amore. È proprio l'amore la parola chiave di questo vangelo infatti, prima che tutto si compia, Gesù lascia ai suoi discepoli (e di conseguenza a noi) un nuovo comandamento: "amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi". È questo il messaggio cristiano che racchiude tutti gli altri. È l'amore il tratto distintivo di ogni cristiano, l'amore verso il prossimo che deve portarci a perdonare anche chi ci ha fatto tanto male, ad aiutare chiunque ci stia di fronte come se dovessimo aiutare un nostro fratello di sangue, a metterci a servizio dei più deboli, a compiere opere di carità. È solo l'amore che può far si che non si compiano più atti atroci come quelli di cui sentiamo parlare ogni giorno al tg, perché se si ama il prossimo non gli si può fare il male. È nei piccoli gesti di carità che si manifestano l'amore e il perdono che Cristo ci ha insegnato morendo sulla croce per la nostra salvezza e chiedendo al Padre di perdonare chi stava compiendo gesti così imperdonabili dicendo: "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno". Gesù ha testimoniato con i sui gesti il messaggio che ora lascia ai suoi discepoli e dunque li invita anzi, ci invita, a fare lo stesso. L'amore che deve vivere la comunità cristiana diventa così il volto del Risorto che vive nella sua Chiesa.

Martina Iannaccone - Animatrice araldini

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